Progetto di recupero e di
rifunzionalizzazione di un complesso immobiliare costituito da una Villa
ottocentesca e dal suo annesso fabbricato a destinazione agricola, finalizzato
alla realizzazione di sette residenze di pregio indipendenti tra loro, con
giardini pertinenziali, locali di servizio ed autorimesse.
In posizione dominante sulla città di Asti, all’interno di un bosco di alberi secolari, si staglia un complesso residenziale di impianto ottocentesco, costituito da una villa padronale e dal fabbricato cascina annesso.
Il progetto di recupero ha riguardato la realizzazione di nuove unità abitative all’interno della volumetria esistente, ma anche la ricostruzione del legame tra “abitato” e territorio.
La sfida progettuale era quella di rendere attuale agli usi abitativi contemporanei un bene di pregio di notevoli dimensioni, necessariamente da frazionare, senza tuttavia snaturarne i caratteri tipologici. Ciò per dare nuova vita ad un manufatto architettonico altrimenti destinato all’oblio, riqualificare un’ampia porzione di territorio, rendendo nuovamente percorribili e fruibili spazi verdi diversamente inaccessibili ed in definitiva sottrarre al degrado una importante testimonianza di un’epoca storica.
Inoltre era indispensabile rendere unitario l’intervento, che riguardava due fabbricati così diversi tra loro pur essendo parte di un unico complesso, coerente nei suoi caratteri costruttivi:
- Il fabbricato “Villa” è infatti costituito da un corpo di fabbrica centrale a pianta rettangolare con tre piani fuori terra e due corpi a pianta rettangolare annessi ad est e ad ovest, aderenti ai lati trasversali del corpo centrale, di due piani fuori terra. Le facciate risultano completamente intonacate, partite da una fascia marcapiano; i prospetti sud e nord risultano scansiti da lesene e sfondati sul corpo centrale, assenti invece sui corpi laterali, con la presenza di due abbaini di grandi dimensioni in asse con la facciata.
- Le caratteristiche architettoniche dell’edificio “Cascina” sono notevolmente differenti, sia negli aspetti compositivi sia nei materiali impiegati; è evidente la destinazione all’uso “produttivo” di tale fabbricato, riscontrabile dalla lettura del manufatto nei suoi elementi costitutivi e delle stratificazioni riscontrabili negli interventi realizzati in epoca recente sull’edificio. Il fabbricato è organizzato su un’unica manica, con pianta a “L”, a due piani fuori terra. I prospetti si presentano con mattoni “faccia a vista”, copertura con struttura lignea e manto in coppi. Il prospetto nord presenta una scansione regolare delle aperture per la porzione di cascina adibita ad abitazione e aperture ad arco di dimensioni variabili per la porzione di servizio.
Il Progetto di Recupero prevede evidentemente la conservazione del linguaggio formale tipico di una abitazione signorile reinterpretata in un contesto rurale per quanto riguarda il fabbricato “Villa” e dei caratteri più semplici ma altrettanto “di pregio” del fabbricato “Cascina”. A tutto ciò si deve aggiungere la scelta formale di aver realizzato tutte le nuove strutture (facciate delle autorimesse, muri contro terra, locali tecnici, eccetera) con mattoni con finitura antichizzata e in certi manufatti puntuali con mattoni antichi.
Altri aspetti fondamentali del progetto riguardano la necessità di non sottrarre aree destinate a verde e di separare i percorsi veicolari da quelli destinati alla fruizione del verde pertinenziale.
Tali percorsi consentono di giungere al livello delle cantine con le automobili senza andare ad interferire con gli spazi verdi privati presenti a quota piano terra, con minimo impatto visivo. Le autorimesse interrate, ricavate nel volume di terra antistante il piano interrato dell’edificio e sfruttando dislivelli già esistenti, sono coperte da tetti giardino adibiti a verde privato, in modo da non sottrarre area verde all’impianto e da ridurre praticamente a zero l’impatto ambientale.
Sarà possibile pertanto per i residenti godere di una vista panoramica sulla città di Asti e sulla corona delle Alpi Piemontesi, nonché sul parco secolare, senza veder trasformati gli spazi pertinenziali in parcheggi per le autovetture e preservando pertanto l’armonia tra spazio costruito e spazio verde.
Relativamente alla suddivisione interna si è intervenuti nel massimo rispetto del fabbricato esistente e del suo impianto archivoltato. I servizi e gli spazi di distribuzione sono stati preferibilmente disposti verso il fronte nord in modo da privilegiare il fronte sud per gli spazi più vissuti. Per ciò che riguarda i prospetti, gli interventi sono stati puntuali con l’obiettivo di mantenere sempre i caratteri tipologici e formali dell’edificio.
La stesura del progetto ha richiesto una approfondita analisi del degrado, dei dissesti e delle soluzioni tecniche per rendere il fabbricato rispondente alle esigenze abitative e normative contemporanee.
Il progetto di recupero costituisce valida opportunità per la salvaguardia di una piccola porzione del tessuto edilizio rurale della campagna astigiana; la sua rifunzionalizzazione ad usi abitativi costituisce certo una sfida progettuale e una risposta alle esigenze di recupero dell’architettura minore del territorio agricolo piemontese in area periurbana, altrimenti destinata all’incuria.
Il progetto esecutivo ha curato in maniera meticolosa gli aspetti del contenimento dei consumi energetici isolando con prodotti ecocompatibili tetti, pavimentazioni, pareti e nodi strutturali, per ottenere prestazioni energetiche elevatissime in considerazione delle caratteristiche storiche dell’edificio. E’ stato impiegato un sistema di riscaldamento a pavimento con predisposizione per impianti di raffrescamento e deumidificazione e l’impiego di pompe di calore per la gestione del suddetto impianto, al fine di ridurre l’impatto della centrale termica.
Grande importanza è stata data alla realizzazione di importanti interventi di consolidamento strutturale.
Il progetto è in corso di realizzazione.
Stato del progetto:
In corso di realizzazione
Tipologia:
Residenziale
Autori:
Arch. Elena Masoero [Masoero – Tondo Architetti Associati]